Gabriele Sartori, tra “parkour” e GpI

Sesta intervista di #LeoniVeneti, l’appuntamento dedicato ai ragazzi della squadra maschile di sci alpino del comitato. Protagonista Gabriele Sartori, dello Ski College Veneto di Falcade

Buongiorno Gabriele, iniziamo anche con te dall’apertura di rito. Come stai affrontando questo periodo complicato?
In questo momento sono sotterrato dai libri perché sto preparando la maturità. Riesco comunque ad allenarmi molto bene sia fuori che in palestra, grazie alla mini palestra costruita con l’aiuto di mio fratello .

Facciamo un bilancio della stagione 2019-2020?
Non è andata benissimo. Sono migliorato molto a livello tecnico mentre per quanto riguarda l’aspetto tattico non sono riuscito a trovare il giusto approccio alle gare dal punto di vista emotivo.

Gara top della stagione, gara peggiore e gara in cui hai buttato via una grande opportunità …
Dico della gara top. La gara dove sono rimasto davvero soddisfatto è stata sicuramente il superG di Sella Nevea, una pista tecnica e abbastanza adrenalinica dove bisogna avere il coraggio di buttare in giù le punte.

Capitolo allenamento.
Quest’anno posso ritenermi soddisfatto del lavoro fatto con Moritz anche se purtroppo ho saltato qualche allenamento nel periodo invernale per impegni scolastici.

Un aspetto in cui devi assolutamente migliorare in futuro?
Devo sicuramente migliorare la mia sciata in slalom, sopratutto nei terreni più duri e pendenti.

La pista più bella affrontata finora? E la pista dei sogni?
La pista del GpI di La Thuile è sicuramente quella più bella dove ho gareggiato e dove il prossimo anno voglio ottenere dei buoni risultati. Mi piacerebbe affrontare il muro finale di Adelboden, come scendere per la Streif in libera.

Cosa pensi della Coppa Veneto Energiapura e del circuito GpI?
Il circuito di coppa Veneto permette di confrontarci tra i vari club delle nostre zone in piste con pendenze sempre diverse tra loro. Nel GpI è sicuramente più impegnativo giocare dei ruoli da protagonisti in quanto il livello degli atleti è molto alto.

Se dovessi paragonare l’allenatore della squadra regionale, Moritz Micheluzzi, a un personaggio del mondo dello sport, a chi lo accosteresti?
Moritz è la versione giovanile di Mickey Goldmill, un bravo allenatore, stimolante per i suoi atleti ed allo stesso tempo anche simpatico, con la battuta facile.

Un posto dove ti piacerebbe vivere?
Mi piacerebbe vivere in un posto tranquillo, sereno, vicino a monti e torrenti, ideali per qualche bel tuffetto … praticamente a casa mia!

Altro sport che pratichi frequentemente?
Pratico il parkour (consiste nell’eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo con la maggior efficienza, velocità e semplicità di movimento possibile, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante, naturale o urbano, attraverso corsa, salti, equilibrio, scalate, arrampicate, ecc. ndr) da molti anni, uno sport che adoro perché permette di conoscere i propri limiti ed a volte oltrepassarli.

Obiettivo per l’estate? E obiettivo per la prossima stagione?
Atleta: Gli obbiettivi sono sempre gli stessi, vincere il Gpi naturalmente … Ecco che me la sono appena gufata!

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