Giorgio Baldo inaugura la serie di interviste ai #LeoniVeneti

Iniziamo oggi la serie di interviste, #LeoniVeneti, dedicate ai ragazzi della squadra di comitato dello sci alpino. L’esordio è affidato a Giorgio Baldo, dello Sci club Cortina. Grazie per la collaborazione al tecnico Moritz Micheluzzi.

Buongiorno Giorgio, cosa stai facendo e come stai passando questo particolare periodo?
Sto sfruttando questo periodo per allenarmi a secco in casa, concentrandomi molto sul lavoro aerobico con elastici, bastoni e cuscini per migliorare l’equilibrio. Sto usando moto anche la cyclette per mantenere una buona resistenza. Oltre all’ allenamento, quasi tutti i giorni si svolgono alcune videolezioni.


La tua stagione è stata secondo le aspettative?
Dal punto di vista dei risultati è stata caratterizzata da alti e bassi: ho buttato al vento molte gare buone, sopratutto del circuito GpI. Ma ho anche concluso qualche buona prova in varie Njr tra Coppa Veneto e altri circuiti.
Dal punto di vista dell’esperienza è stata una stagione fantastica: nel gruppo nel comitato mi sono subito ambientato molto bene sia con i compagni che con l’allenatore. E con la nuova organizzazione dello sci club sono stato messo in condizione di poter lavorate sempre al meglio in qualsiasi situazione e questo ha aiutato molto anche sotto l’aspetto mentale.


Gara top della stagione, gara peggiore della stagione e gara in cui hai buttato via una grande occasione …
Gara top della stagione direi il gigante a Alleghe in cui ho portato a casa la mia prima vittoria da Aspirante e punti importanti per le liste Fis. La peggiore è stata senza alcun dubbio la combinata di Bardonecchia, visto che nello slalom, dopo appena sette passaggi fatti male, ho inforcato. Di gare quest’anno ne ho buttate via parecchie ma se devo pensare ad una in particolare direi il gigante di Sestriere: penso sia stata la gara più sottotono della stagione, nonostante l’occasione di poter migliorare il punteggio Fis era un occasione d’oro per sciare sul barrato.


Durante la stagione sei riuscito ad allenarti come volevi?
I giorni di ghiacciaio che ho fatto sono stati molto utili e intensi sia con il comitato che con il club. Durante l’inverno naturalmente mi sono allenato soprattutto con il club, con cui ho avuto la possibilità di poter fare tutto al meglio e con un gruppo ristretto di atleti seguito sempre da uno o due allenatori.


Un aspetto nel quale devi assolutamente migliorare in futuro?
Devo migliorare molto l’aspetto mentale, visto che sono una persona che soffre molto la gara. A livello di tecnica prima dell’interruzione degli allenamenti ci stavamo concentrando particolarmente sull’entrata curva e sull’appoggio dell’esterno, sopratutto nella curva verso destra.


La più bella pista sulla quale hai gareggiato? E la pista dei sogni?
La pista più bella in cui abbia gareggiato è la pista del gigante di Sestriere. Nonostante le banali prove che ho disputato in quella pista mi piace davvero molto. La pista in cui sogno di gareggiare da tutta la vita invece è Kitzbühel: non mi sono mai perso un edizione e sono riuscito a farmi regalare il poster dell’edizione del 2009 che tengo incorniciata sopra al letto.

Cosa pensi della Coppa Veneto e il Circuito Gpi?
Le gare di Coppa Veneto sono gare che danno quasi sempre buone opportunità per migliorarsi, si svolgono in piste che possono variare di difficoltà ma sono sempre belle. Poi non bisogna dimenticare che spesso anche atleti che vengono da altre regioni partecipano a queste competizioni, alzando il livello e l’adrenalina. Le gare del GpI sono più complicate: ci si confronta sempre con i migliori giovani italiani e sono più difficili mentalmente.


A quale atleta dello sci o di altro sport vorresti assomigliare?
Tra gli sciatori dico quelli che mi hanno fatto iniziare a vedere le gare come Ted Ligety e Bode Miller. Ogni volta che vedevo Ligety, in particolare, non riuscivo a non esaltarmi davanti alle sue carvate al limite dell’incredibile . Per quanto riguarda gli atleti al di fuori dello sci, mi piace molto Chabib Nurmagomedov un combattente russo di Mma (arti marziali miste ndr), diventato leggenda di questo sport grazie ad allenamenti spacca schiena e una resistenza mentale pazzesca.


Se dovessi paragonare l’allenatore della squadra regionale, Moritz Micheluzzi, a un personaggio del mondo dello sport, a chi lo accosteresti?
Sinceramente, non conosco ancora benissimo Motitz ma dal tempo passato insieme ho capito che è un allenatore molto esigente, organizzato, che segue molto la sua linea di pensiero e quando si arrabbia non c’è da scherzare; preci potrei associarlo a Gattuso.


Il tuo allenatore allo Sci club Cortina invece?
Se devo pensare a Roberto Gillarduzzi mi viene in mente il coach di basket Ken Carter, perché è una persona che non lascia nulla al caso e pretende sempre il 110% in ogni cosa che facciamo. Si preoccupa sempre dei suoi atleti sotto ogni aspetto, persino nell’abbigliamento durante le trasferte, tutto questo perché lui, oltre a degli atleti, vuole lavorare con delle persone serie ed educate dentro e fuori dalle piste da sci.


Un posto dove ti piacerebbe vivere?
A Cortina si sta benee per un ragazzo che scia è un posto ideale. Prendendo in considerazione un futuro prossimo però non saprei ancora dirti.


Ci sono altri sport che pratichi con costanza?
Adesso nessuno, perché la preparazione atletica durate l’estate occupa una buona parte della giornata, e durante l’inverno tra allenamenti e scuola non riesco a stare dietro a altre discipline. Ogni tanto gioco a golf. Un giorno mi piacerebbe cimentarmi con gli sport da combattimento.


Obbiettivo per l’estate? E obbiettivo per la prossima stagione?
Parlando dell’estate, naturalmente spero di poter mettere gli sci al più presto e lavorare duramente su quello in cui mi stavo concentrando anche durante l’inverno. Inoltre voglio lavorare molto sulla preparazione atletica, specialmente nei campi della resistenza, della potenza e dell’esplosività, per poter affrontare al meglio la prossima stagione.
Per l’inverno preferirei non dire nulla, se non quella di avere l’aspirazione ad essere competitivo, e soprattutto continuo, che è una cosa che in questa stagione mi è mancata.

About the author