Grand prix Lattebusche, una storia di quasi mezzo secolo che guarda al futuro

Nella cornice del ristorante & resort Ca’ del Poggio di San Pietro di Feletto (Treviso), sabato 17 dicembre il Comitato regionale Fisi Veneto ha presentato il Grand Prix Lattebusche, il circuito dello sci alpino e dello sci di fondo dedicato alle categorie Baby e Cuccioli (under 10 e under 12) che ha superato i quarant’anni di vita e rappresenta uno degli eventi più longevi nel panorama dello sci italiano. Quella che si svolgerà nelle prossime settimane sarà la 46.ma edizione di un evento che costituisce un momento importante di confronto ma soprattutto di crescita dei giovanissimi sciatori. Le gare di qualificazione si svolgeranno nelle diverse circoscrizioni (Belluno Alta, Belluno Bassa, Padova-Vicenza-Verona e Rovigo-Treviso-Venezia per lo sci alpino, Belluno-Treviso, Padova-Venezia-Vicenza e Verona-Rovigo per lo sci di fondo) tra fine dicembre e fine febbraio mentre le finali sono previste in Val di Zoldo (Belluno) il 4 e 5 marzo. La due giorni dell’atto finale sarà a cura della società trevigiana Pelmo Ski Team e del bellunese Sci club Valzoldana.

«Lattebusche è cresciuta insieme al Grand Prix e conta di farlo nei i prossimi anni, con convinzione ed entusiasmo» ha affermato Matteo Bortoli, responsabile marketing e comunicazione dell’azienda. «Da sempre, la nostra filosofia aziendale è quella di lavorare nel e con il territorio. Il mondo sportivo giovanile, poi, è per noi un ambito privilegiato: per i bambini e i ragazzi lo sport è fondamentale e lo è tanto di più dopo i due difficili anni che abbiamo vissuto a causa dell’emergenza sanitaria».  

«Il Grand Prix rappresenta per il movimento regionale dello sci un momento di importanza assoluta, la prima opportunità per un bambino di confrontarsi con l’agonismo» sottolinea il presidente di Fisi Veneto, Roberto Visentin. «Quella di Lattebusche è non solo una partnership ma una friendship: con l’azienda feltrina condividiamo il desiderio di far crescere le giovani generazioni in maniera sana e dinamica. L’auspicio è di poter condividere e costruire insieme anche altri progetti».

«Oltre alla due giorni delle finali, ci saranno dodici gare per lo sci di fondo e venti per lo sci alpino» così Federica Monti, vicepresidente di Fisi Veneto e responsabile del Grand Prix Lattebusche. «Si tratta di un grande impegno che coinvolge, dal punto di vista organizzativo, ben venticinque società: a tutti i club, così come ai comitati provinciali, va un grande ringraziamento. Per quanto riguarda le finali, l’auspicio è di poter ritornare alla modalità “pre covid”, riproponendo il pasta party e la sfilata che precede le premiazioni». 

«Per noi è un grande onore ospitare le finali del Grand Prix» hanno detto Diego Fregonese, presidente di Pelmo Ski Team, e Arcangelo Panciera, presidente di Sci club Valzoldana, intervenuti alla presentazione del circuito insieme al sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin. «Stiamo lavorando insieme a tanti volontari per garantire il meglio ai piccoli sciatori che saranno protagonisti in valle a inizio marzo» 

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